Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte

Cristiana Volpi

Cristiana Volpi

Architetto, si è laureata nel 2000 presso l’Università IUAV di Venezia, dove nel 2005 ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca in storia dell’architettura e dell’urbanistica. Dal 2010 è ricercatore t.d. presso l’Università degli Studi di Trento (DICAM).
Tra le sue principali pubblicazioni si segnalano i contributi nel catalogo dell’esposizione organizzata dal Centre Pompidou di Parigi e la monografia su Robert Mallet-Stevens (2005), gli scritti contenuti nel catalogo dell’esposizione dedicata a Adolf Loos dall’Istituto Austriaco di Roma (2006), e la monografia sul Palazzo Postale costruito ad Alessandria dall’architetto Franco Petrucci durante il periodo fascista (2012). Recentemente ha partecipato a diversi convegni internazionali, affrontando temi quali l’architettura dei padiglioni espositivi, i monumenti celebrativi eretti nelle terre di confine durante il fascismo e le opere per il turismo realizzate in Trentino nel corso del Novecento.

Martedì 19 settembre 2023, ore 15:00-17:00, Auditorium di Palazzo Prodi - Dipartimento di Lettere e Filosofia, via Tommaso Gar 14, Trento

A distanza di trent’anni dalla sua stesura, nel 2022, nella collana “I libri di XY”, è stata pubblicata una inedita e lungimirante storia dell’arte in Europa, raccontata, con sensibilità non usuale al tempo in cui fu scritta, da Decio Gioseffi, storico dell’arte specialista soprattutto di prospettiva.

Il libro si occupa dell’intera filiera dell’arte occidentale, a partire dal rapporto con l’eredità dell’Antico e gli scambi con l’arte del Vicino Oriente, arrivando alle eccellenze che hanno generato e contraddistinto il Rinascimento italiano ed europeo (ed era prevista anche una continuazione fino alla seconda metà del ventesimo secolo).

La modernità dell’applicazione alla narrazione storica dei fatti dell’arte da parte di Decio Gioseffi di un metodo operatorio proveniente dal mondo scientifico, discusso anche nel suo lungo sodalizio con Carlo Ludovico Ragghianti, costituisce uno degli aspetti più affascinanti del libro, grazie alla vasta conoscenza non solo specialistica dell’autore. Sicché i passaggi dedicati a collocare la produzione artistica nella società e nella storia sono cruciali e questa Storia dell’arte in Europa si dispiega in un ampio tessuto connettivo fatto di bellissime pagine che parlano anche di moda, letteratura, ingegneria e tecnologia, strategia militare, storia delle lingue. Intorno alla particolarità di questo metodo operatorio e alla sua importanza nella divulgazione dell’arte si articolerà il dialogo tra Claudio Strinati e Franco Purini, moderato da Denis Viva.

Insieme al volume a stampa, la Casa Editrice Università degli Studi di Trento ha il piacere di presentare anche l’edizione digitale ad accesso aperto del libro, pubblicata sempre in collaborazione con Il Poligrafo casa editrice e arricchita da un atlante interattivo con le immagini scelte delle curatrici, a corredo del testo di Gioseffi, tra le più emblematiche delle sue lezioni universitarie introduttive e di metodo storico-artistico.

È DISPONIBILE LA VIDEOREGISTRAZIONE DELL'EVENTO.

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Lunedì 13 febbraio 2023, alle ore 16.00, nel Salone di rappresentanza del Palazzo della Presidenza della Regione Friuli-Venezia Giulia a Trieste, si è tenuta la presentazione del volume Storia dell’arte in Europa di Decio Gioseffi, edito da Il Poligrafo e Università di Trento nella collana I libri di XY con la partecipazione di Società di Minerva e Trieste Contemporanea. Sono intervenuti Valerio Terraroli, professore di Storia della critica d’arte all’Università di Verona, e Nicoletta Zanni, già professore di Storia della critica d’arte all’Università di Trieste e curatrice del volume insieme a Giuliana Carbi Jesurum.

Fra i progetti di celebrazione del centenario della nascita di Decio Gioseffi (1919-2007), i promotori hanno ritenuto di estremo interesse lavorare su questo inedito e dare così alle stampe uno degli ultimi scritti dello studioso triestino che fu tra le personalità più rappresentative della cultura storico-artistica italiana della seconda metà del Novecento.

Il libro raccoglie esempi illustri della storia dell’arte europea attraverso i secoli – dalle grotte di Altamira al Rinascimento maturo (ed era prevista anche una continuazione fino alla seconda metà del ventesimo secolo) – e si occupa dell’intera filiera dell’arte occidentale, a partire dal rapporto con l’eredità dell’Antico e gli scambi con l’arte del Vicino Oriente, arrivando alle eccellenze che hanno generato e contraddistinto il Rinascimento italiano ed europeo.

A corredo, sono state scelte alcune immagini tra quelle più emblematiche nelle sue lezioni universitarie introduttive e di metodo storico-artistico. La modernità dell’applicazione alla narrazione storica dei fatti dell’arte da parte di Decio Gioseffi di un metodo operatorio proveniente dal mondo scientifico, discusso anche nel suo lungo sodalizio con Carlo Ludovico Ragghianti, ancor oggi affascina infatti in questo libro e si nutre della vasta conoscenza non solo specialistica dell’autore. Sicché i passaggi dedicati a collocare la produzione artistica nella società e nella storia sono cruciali e questa Storia dell’arte in Europa si dispiega in un ampio tessuto connettivo fatto di bellissime pagine che parlano anche di moda, letteratura, ingegneria e tecnologia, strategia militare, storia delle lingue.

Decio Gioseffi (Trieste 1919 – 2007)

Accademico dei Lincei, già membro e poi presidente (dal 1980 al 1989) del Comitato di Settore per i Beni Artistici e Storici presso il Ministero dei Beni Culturali (ex Consiglio Superiore di Belle Arti), dopo la laurea a Padova in Archeologia e storia dell’arte antica, dal 1943 all’Università di Trieste è stato prima assistente di Luigi Coletti e poi di Roberto Salvini, docente ed infine direttore dal 1964 al 1993 dell’Istituto di Storia dell’arte medioevale e moderna. Con Perspectiva artificialis: per la storia della prospettiva. Spigolature e appunti (Premio Olivetti 1957) inizia i suoi studi pionieristici sulla prospettiva e sulla rappresentazione dello spazio nell’arte, proseguiti nel 1960 con La cupola vaticana: un’ipotesi michelangiolesca (Premio IN/ARCH 1962) e con la monografia Giotto architetto (1963).

 

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Venerdì, 08 Gennaio 2016 15:38

Delli Aspetti de Paesi

Il settimo convegno internazionale di studi organizzato dal 27 al 29 ottobre 2016 dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea dell’Università di Napoli Federico II si propone di affrontare la questione dei “media”, ossia delle metodologie e delle tecniche narrative utilizzate per rappresentare e diffondere l’immagine del paesaggio nella storia moderna e contemporanea, e dei potenziali modelli ad essi correlati ai fini della valorizzazione del patrimonio storico paesaggistico.

Il convegno è strutturato in quattro macrosessioni tematiche, che indagano, rispettivamente, la costruzione nella storia dell’immagine del paesaggio urbano e rurale, in cui si coniugano elementi naturali e antropici (macrosessione A, coordinatori: Leonardo Di Mauro, Fabio Mangone), le modalità di descrizione e comunicazione del paesaggio, sia in età moderna che in età contemporanea (macrosessione B, coordinatori: Annunziata Berrino, Gilles Bertrand), le tecniche e gli strumenti impiegati per la rappresentazione del paesaggio, tra tradizione e innovazione (macrosessione C, cooordinatori: Antonella Di Luggo, Ornella Zerlenga), il ruolo dell’immagine del paesaggio nella conservazione delle memorie del passato (macrosessione D, coordinatore: Aldo Aveta).

Ogni macrosessione è articolata in sessioni che affrontano questioni più specifiche nell’ambito dei temi proposti e prevendono anche l’apporto di contributi disciplinari diversi. La scadenza per l’invio degli abstracts, in italiano oppure in inglese, è stata posticipata al 31 gennaio 2016. I testi saranno oggetto di double blind peer review e saranno pubblicati in formato digitale (eBook con ISBN) in occasione del convegno.

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