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Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte

Enrico Guidoni

Enrico Guidoni (Carrara, 14 ottobre 1939 – Roma, 28 giugno 2007) è stato uno storico italiano. È considerato il fondatore della moderna storia dell’urbanistica. Architetto e docente universitario, è stato anche studioso di storia dell’architettura e storia dell’arte. Frequenta la facoltà di architettura dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, laureandosi con Guglielmo De Angelis D’Ossat, di cui diviene assistente. Successivamente intraprende una breve collaborazione professionale con Paolo Portoghesi, documentata da alcuni studi sull’impiego nella progettazione di matrici curvilinee di estrazione barocca. In qualità di assistente alla direzione concorre, redigendo numerose voci, alla compilazione del Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica – DAU (1968), diretto dallo stesso Portoghesi. Negli stessi anni i suoi interessi scientifici sono diretti verso la storia dell’urbanistica, in particolare si impegna nello studio delle modalità di nascita e fondazione dei centri urbani durante il medioevo. Teorizza e individua, in questo ambito, i principali modelli adoperati per il progetto delle strade, delle piazze e delle città di nuova fondazione, la cui applicazione permette di datare i principali centri italiani ed europei. Nel 1972 inizia la sua carriera di docente universitario, prima presso l’Università Iuav di Venezia e, dopo quattro anni, prosegue presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo. Dal novembre del 1980, in qualità di professore ordinario, assume la titolarità della cattedra di Storia dell’urbanistica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che manterrà fino alla sua scomparsa. Nello stesso ateneo diventa docente di Istituzioni di storia dell’arte presso la Scuola di specializzazione in restauro dei monumenti, docente di Storia dell’architettura moderna e coordinatore del dottorato di ricerca in “Storia della città”, attivo tra il 1995 e il 2007. In quarantacinque anni di ricerche e di studi Enrico Guidoni ha dato alle stampe oltre settecento contributi, comparsi nella forma di monografie, saggi, voci enciclopediche, articoli, atti di convegni, testi di conferenze, introduzioni, editoriali. Alcune riviste di grande diffusione, da lui fondate e dirette, contribuiscono in modo determinante al dibattito internazionale e alla conoscenza dei progetti delle città nella storia: la rivista Storia della Città, edita dal 1976 al 1993, e dal 1981 la rivista Storia dell’urbanistica, annuario nazionale di storia della città e del territorio, pervenuto oggi alla terza serie e riconosciuto classe A tra le riviste scientifiche ANVUR area 08, caratterizzato da un taglio monografico dei propri fascicoli, divisi in ordinari e speciali. A queste pubblicazioni si aggiunge una nutrita serie di collane destinate a raccogliere, in campi diversi, studi e ricerche utili a stimolare il dibattito, metodologico e interdisciplinare, sui grandi temi storiografici che coinvolgono la città e l’ambiente. Con l’intento di accomunare accademici e giovani studiosi nello svolgimento di ricerche sulla storia degli insediamenti e del territorio, nel 1986 Enrico Guidoni fonda l’Associazione Storia della Città: Centro internazionale di studi per la storia della città, fonti d’archivio e patrimonio architettonico-ambientale, istituzione culturale riconosciuta dal Ministero della cultura ai sensi della legge 17 ottobre 1996, n. 534. Nel 2001 crea il sito dell’Associazione Storia della Città, primo in Italia dedicato interamente alla storia dell’urbanistica. Dal 2003, sotto la sua direzione, l’Associazione Storia della Città pubblica inoltre, con periodicità annuale, Il Tesoro delle Città. Strenna dell’associazione Storia della Città, il quale ospita articoli e saggi dei soci di argomento miscellaneo. Parallelamente approfondisce temi di ricerca legati alla storia dell’architettura e alla storia dell’arte, talvolta in relazione con il progetto delle città. Particolare rilievo assumono gli studi dedicati al Mosè di Michelangelo, alle opere di Giorgione e ad altri artisti del Rinascimento. Tra i ruoli rivestiti durante la sua carriera si sottolinea quello di membro italiano della Commission Internationale pour l’Histoire des Villes e, per molti anni, quello di coordinatore nazionale delle ricerche del Ministero dell’Università e della ricerca per il settore della storia urbanistica e territoriale.

(1939 – 2007)

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